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AUDIO La rubrica dedicata al mondo golfistico con Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/92: UN TORMENTATO BRITISH OPEN
Il maltempo la fa da padrone: titolo a Zach Johnson
TREVISO - Ecco il British Open, il terzo major stagionale, l’Open più importante d’Europa, nella sua 144esima edizione in questa cittadina medievale, che festeggia il 600esimo della fondazione della sua università: St. Andrews (Old Course), 7.297 iarde, par 72. Per la 29esima volta si gioca nella casa natale del Golf, dove 800 anni fa i pastori incominciarono a cercar d’imbucare i sassi nelle tane dei conigli. Il Campo, predisposto su 22 buche nel 1500, fu riformulato nel 1700, portandolo alle 18, che ancor oggi sono lo standard nel mondo. La prima edizione dell’Open risale al 1873, e da allora ha visto passare Campioni del livello di Bobby Jones, Sam Snead, Jack Nicklaus e Tiger Woods.
A sfidarsi sull’Old Course di St. Andrews con lui, l’élite mondiale: Dustin Johnson, Phil Mickelson, Bubba Watson, Adam Scott, Sergio Garcia, Justin Rose, per dirne alcuni. Degli azzurri, presenti i fratelli Molinari, e Matteo Manassero, che per la terza volta vi partecipano insieme, dopo le edizioni del 2011 e del 2014, anno in cui tutti e tre furono autori di un’eccellente prestazione, terminando in ottima posizione (Edoardo Molinari 7°). Ad arricchire il piatto c’è anche Tiger Woods su cui c’è sempre curiosità, ma poco credito, visto l’andamento della stagione fatto di molte ombre.
17 luglio – Pioggia pesante, forti venti dal vicino Mare del Nord, green allagati, gara sospesa per 3 ore e mezza, e l’incertezza che tutti portino a termine il percorso, impossibili score bassi. Oggi si vede la caratura dei giocatori, a giocare fradici e sferzati dal vento. Daniel John Willett, l’inglese di Sheffield, ha dimostrato di sentirsi comunque a suo agio, girando in -3, e portandosi in testa alla classifica. Bene Francesco Molinari quattro birdie e 3 bogey (-1), il fratello Edoardo non troppo bene. Con lo stesso punteggio di Tiger Woods, non supera il taglio. Manassero, deve sospendere per oscurità alla buca 13, terminerà il secondo round domattina alle 7.00. Il non aver portato a termine il percorso lo metterà in serie difficoltà domani, dovendo iniziare di mattina presto il recupero, poi sospendere, e riprendere nel pomeriggio il terzo giro.
le palle sul green. Al green della 14 Johnson stava marcando la palla, quando una raffica di vento, e poi un’altra, gliel’han portata fuori dal green. Uguale, se non peggio, è capitato a Spieth, che dal green è dovuto correre sulla stradina. Una giornata selvaggia, che ha fatto perdere un giorno, l’Open sarà prolungato fino a lunedì. Normalmente pioggia e vento non prevedono la sospensione della partita, ma la situazione di venerdì e sabato era esagerata. Manassero, particolarmente sfortunato: aveva iniziato la giornata con una buca e mezza, quando è stato fermato da un’altra sospensione per il maltempo, e ha dovuto attendere dieci ore in Club House per tornar a giocare alle 18. Comprensibili i due bogey, uno al mattino nella bufera, e un altro la sera, nella soglia dello stress. Peccato, perché prima dell’interruzione viaggiava in Par, utile per continuare. Esce al 93esimo posto con 146 (+2), ed esce anche Tiger Woods, 147° (+7), il cui esito era in sostanza scontato dopo il 76 di partenza. A condurre è sempre Dustin Johnson (-10). Per Spieth non sarà facile risalire di 5 punti e sperare nel Grande Slam, anche perché alle spalle di Johnson ci sono grandi Campioni; ma ci sono ancora due giri da fare, ed è tutto possibile.
19 luglio - sono in ottanta ora a competere, e si gioca il terzo round. Nuvoloso il mattino, pioggia il pomeriggio erano le previsioni. In realtà, tempo ottimo per il gioco, e si gira in meno colpi. Degli azzurriè rimasto solo Francesco Molinari partito alle 10.40 con il tailandese Thongchai Jaidee. Con 2 birdie e 3 bogey chiude a (+1). Grande rimonta di Spieth che con -6 di giornata, sopravanza Johnson di un punto. Se la sentiva. Non è stato il solo ad avere una giornata speciale: il dilettante Paul Dunne, che ha fatto 6 birdie senza neanche un bogey, è in testa alla classifica con Louis Oosthuizen e Jason Day, a -12. Se vincesse, Dunne sarebbe il primo dilettante a conquistare “l'Open”, da Bobby Jones nel 1930.
Con il punteggio di 15 sotto il Par Zach Johnson, Marc Leishman, e Louis Oosthuizen, immediatamente partono per lo spareggio sui Par 4 della 1, 2, 17, 18. A differenza degli US Open, che prevede lo spareggio in altra giornata di 18 buche, l'Open Championship proclama il vincitore sul risultato di quattro buche di playoff nella stessa giornata. Siamo in Scozia, e fino alle 22 c’è luce. Watson, che è stato nel secolo scorso il più prolifico vincitore di questo Campionato, ha terminato al secondo round a 129, con il green della 18 illuminato dalle luci della club house. Con spirito ed eleganza, nessuna importanza al punteggio acquisito, ma sotto sotto spera che non sia l’ultima volta.
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